Paolo Lugiato: vi racconto il fotovoltaico italiano.

Paolo Lugiato, amministratore delegato di RTR Rete Rinnovabile, la più grande solar utility in Italia, spiega il settore italiano del fotovoltaico visto dall’interno, tra innovazioni, mercato, scenari.

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Oggi siamo in un momento importante del mercato fotovoltaico, che torna a crescere. Qual è lo scenario del settore per chi lo conosce poco?

Paolo Lugiato: Il primo exploit del fotovoltaico italiano è stato alimentato dal Conto Energia che agevolava la realizzazione di nuovi impianti. Dalla cessazione degli incentivi, il mercato ha rallentato un poco. Ma non ha mai smesso di crescere, generando un mercato maturo, basato sul operatori maggiormente professionali. Sono vari i settori nei quali si è vista una crescita. Il primo sono gli impianti residenziali che hanno beneficiato degli incentivi dati attraverso gli sgravi fiscali e della crescita di domanda per l’autoconsumo, sostenuta dall’abbattimento del costo degli impianti di stoccaggio (le batterie per intenderci). Il secondo sono le realtà aziendali che per ridurre i costi hanno investito in micro-reti, le cosiddette microgrid, diventando così indipendenti dalla rete. Il terzo ambito dove c’è stato uno sviluppo è quello della grid parity, ovvero quando l'energia elettrica prodotta a partire da fonti di energia alternative (es. energie rinnovabili) ha lo stesso prezzo dell'energia tradizionale prodotta tramite fonti di energia tradizionali cioè le fonti fossili e il nucleare.

Dal punto di vista della tecnologia, quali cambiamenti hanno influenzato il mercato?

Paolo Lugiato: la tecnologia fotovoltaica dal 2005 ha avuto uno sviluppo incredibile. Distinguerei tre macro elementi caratterizzanti:

1) il costo dell’investimento per le installazioni, sceso dell’80%. Se nel 2011 un impianto costava 5 milioni di euro a megawatt, oggi costa meno di 800mila euro. Il costo della tecnologia è calato drammaticamente grazie all’arrivo di produttori industriali, in particolare cinesi.

-        2) oggi il fotovoltaico è la prima tecnologia al mondo in termini di capacity addition, ovvero la capacità addizionale, la velocità di espansione della produzione elettrica per garantire la soddisfazione della domanda.

-        3) l’importanza dei vantaggi strategici tecnologici. In primis, grazie al progresso tecnologico, il costo degli impianti continuerà a scendere: potenzialmente tra 3-5 anni  scenderà del 25%.

Poi si ha l’enorme vantaggio che può essere utilizzato ovunque nel mondo, sia collegato alla rete elettrica, che nel luogo più sperduto e isolato off-grid. Questo è fondamentale per portare l’elettricità a 1,4 miliardi di persone che ancora non hanno accesso. Oggi in un villaggio africano puoi mettere un impianto da 800 kWh, scollegato dalla rete, che fornisce energia all’intero villaggio, attraverso una carta prepagata telefonica. L’ultimo vantaggio è che può fornire impianti su misura, dalla mega solar-farm per alimentare i server di Google al pannello per la casa di montagna.

Secondo lei, dott Lugiato, l’inversione di rotta degli Stati Uniti sul taglio alle emissioni voluto da Donald Trump, che sembra poco interessato al settore rinnovabili, costituisce un ostacolo al settore fotovoltaico?

Paolo Lugiato: Il mio punto è che si può rallentare la crescita, riavvampare i focolai di fonti energetiche bocciate dai mercati come il carbone. Il solare però è un treno che non si ferma più. Anche negli USA il mercato ha visto una crescita del 95% delle installazioni, raggiungendo i 14.6 GW. Questo significa che è stata creata sufficiente energia solare per sostenere 2,4 milioni di famiglie in più. In termini di capacity addition, il solare ha coperto il 39% di tutti gli impianti installati. Il futuro rimane luminoso.

Cosa ha reso RTR una realtà tra le più importanti d’Italia?

Paolo Lugiato: senza dubbio l’eccellenza operativa. Noi abbiamo dei livelli unici di performance ratio, la capacità di non disperdere nemmeno un raggio di sole, grazie ad una gestione degli impianti che sono all’avanguardia in Italia e in Europa. Grazie ad un sistema di monitoraggio centralizzato teniamo d’occhio tutti gli impianti e appena qualcosa non va possiamo intervenire velocemente nell’arco di pochi minuti. Se non funziona l’impianto, stai perdendo del sole prezioso e sprecando soldi. Avendo creato un modello di gestione efficiente abbiamo abbassato i costi massimizzando la produzione.

Abbiamo anche investito risorse in salute e sicurezza. Il nostro prodotto è elettricità, in media in alta tensione, quindi molto rischiosa per chi lavora su questi impianti. Noi abbiamo sviluppato un know-how di sicurezza molto sofisticato, che tanti altri impianti non hanno. Questo da fiducia ai nostri operatori e permette di tenere sempre alte le performance.

Infine RTR è cresciuta grazie all’attenzione posta nelle operazioni di merger&acquisition. Nel processo di acquisizione, infatti, è stata sempre fatta una rassegna completa di tutte le opportunità sul mercato, scegliendo gli impianti migliori e più performanti, con potenziale di crescita.

Avete aperto una sede dentro l’incubatore green Progetto Manifattura a Rovereto (TN). Perché?

Paolo Lugiato: Progetto Manifattura è il luogo dove molte aziende delle rinnovabili si stanno spostando. La Provincia di Trento ha avuto una visione molto innovativa. Creare un luogo dove aziende dello stesso settore si incontrano e hanno la possibilità di fare networking tra di loro e con startup innovative è fondamentale per far crescere il settore e creare nuove partnership. In Trentino sta crescendo la Silicon Valley delle energie rinnovabili e dell’economia circolare.