La sorella di Rovigno

La Manifattura tabacchi di Borgo Sacco non era una realtà isolata. Nella seconda metà dell'Ottocento - sull'onda della modernizzazione dell'agricoltura e dello sviluppo dei consumi - furono parecchie decine le iniziative analoghe in tutta Europa. Nel solo Impero asburgico furono create più di trenta manifatture tabacchi - sparse sul territorio delle attuali Austria, Polonia, Romania, Italia, Slovacchia ed ex Jugoslavia - per soddisfare, con criteri di standardizzazione industriale, un mercato di 50 milioni di consumatori (la popolazione dei territori austro-ungarici).
La manifattura sorella: vista sul mare

La manifattura sorella: vista sul mare

Le foto qui pubblicate sono quelle della Manifattura di Rovigno (oggi Rovinji), in Istria, dove nel 1871 il governo di Vienna fece costruire un opificio per il quale furono riutilizzati gli stessi disegni esecutivi degli edifici di Borgo Sacco. Un clone sulle rive dell'Adriatico, tra marinai, pescatori e contadini.
La manifattura sorella: palazzo e ciminiera

La manifattura sorella: palazzo e ciminiera

La manifattura sorella: stanza in uso

La manifattura sorella: stanza in uso

La fabbrica faceva parte dei Monopoli di Stato, l'ente in cui si concentrava l'intera lavorazione ed il commercio del tabacco su tutto il territorio dell'Impero. Le foglie di tabacco (nelle fabbriche dei Monopoli asburgici se ne lavoravano complessivamente quasi 300.000 tonnellate all'anno) provenivano da Brasile, Cuba, Porlorico, ma soprattutto dalla Turchia e dall'Erzegovina, per il confezionamento di sigari, sigarette, tabacco per pipa e estratto di tabacco. La Manifattura di Rovigno era la più piccola delle fabbriche imperiali di tabacco: nel momento di massimo sviluppo arrivò ad impiegare quasi 1100 dipendenti - prevalentemente donne, le "tabacchine" - provenienti da Italia, Ungheria, Croazia e Austria. E, come Borgo Sacco, era specializzata in sigari Virginia. Ecco il testo della lettera con cui fu richiesta la costruzione dello stabilimento di Rovigno: Allo stimatissimo Ministro delle Finanze Con la stimata Decisione del 18 giugno, n. 15424, venne concessa l'attivizzazione sperimentale della lavorazione del tabacco a Rovigno in una caserma resa agibile all'uopo e data in usufrutto gratuitamente dal Comune e a questa sottoscritta direzione venne ordinalo di informare, nel caso in cui ci fossero risultati soddisfacenti e possibilità di costruire una fabbrica, detto ministero per assicurare l'area edificabile. La confezione di sigari nella caserma è già in corso con 12 tavoli, ai quali tra qualche settimana se ne aggiungeranno altri 8. Poiché si sono notificate circa 700 ragazze e poiché le operaie sono diligenti e i rapporti per quanto attiene alle paghe, molto favorevoli, esistono, dunque, tutte le possibilità affinchè la lavorazione dei sigari proceda con successo con almeno 50-60 tavoli. Onde premettere che una parte almeno della forza lavorativa ancor disponibile venga occupata, ho dato inizio alle trattative per fondare una filiale con circa 12 tavoli. Ciò, tuttavia, aiuta soltanto parzialmente e dato l'enorme aumento della produzione di sigari e anche per ragioni umanitarie e per creare il benessere a Rovigno, è interesse locale affinchè si realizzi la tanto auspicata costruzione dì una nuova fabbrica. Ho ritenuto innanzitutto informarvi di quanto sopra, facendo presente la necessità di mutare le soluzioni provvisorie in definitive, nonché di provvedere alla sistemazione del personale, al terreno necessario per edificare l'edifìcio della nuova fabbrica, indi alla edificazione medesima. Poiché nel preventivo del piano per l'esercizio finanziario 1873 non si poteva tener in debito conto la costruzione della fabbrica tabacchi a Rovigno, e dopo quanto esposto essa viene caldamente raccomandata, faccio presente la richiesta di inserire nel bilancio per il 1873 60.000 fiorini per la costruzione dello stabilimento rovignese, dei quali circa 7000 per l'acquisto del terreno e i rimanenti 53000 per le spese di costruzione nell'anno successivo. Vienna, 7 novembre 1872 Firma: Merkl von Reinsee